“In questi giorni di studio in casa si sente forte la mancanza di Pinarella.
Mi ricordo la pineta, quante cose sono successe lì: un dente strappato ai piedi di un albero (avrò avuto sei anni), la corsa sotto il diluvio e quelle al caldo per vincere tutte le cacce al tesoro, le impronte dei gabbiani o dei passerotti nella striscia di sabbia che si veniva a creare al primo pomeriggio all’ingresso della spiaggia. Le “trasgressioni” alle regole: quante volte la regola era di stare nelle stanze degli altri anziché il contrario!!!! Mi ricordo le corse a 40 gradi per tornare dalla palestra (un anno avevamo anche utilizzato le bici per andarci, ma era più un casino che altro visto che non erano a sufficienza per tutte). Ricordo con affetto anche i tornei che ho sempre subito, le partite a scopone scientifico dove barare e sfruttare i riflessi degli occhiali da sole era un must, i 5 Pini, il cinema all’aperto coi pipistrelli, i bomboloni dopo il film, le attese per la piadina con la Nutella, il tutto un euro da dove si portava sempre qualcosa a casa con grande orgoglio, i tavoli in cortile, l’ingresso con quella composizione di piastrelle colorate, il salone dove qualche anno abbiamo pure fatto ginnastica, il braccialetto, la mensa, le tavolate.
Sono solo alcuni dei ricordi, 12 anni non si raccontano in poche righe.
Mi dicono che ho già girato un po’ il mondo per avere la mia età. Non credo che ci sia posto dove tornerei all’infinito così come tornerei lì, perché in realtà non è il luogo, ma sono le persone e l’atmosfera che si crea in quel contesto a renderla ineguagliabile”.
GIORGIA una ragazza che ha frequentato dai 6 ai 17 anni
